Nella Tabula Peutingeriana (un’antica carta romana che mostra le vie stradali dell’Impero romano) , le Gastaldie abruzzesi (ossia zone amministrative dotate di una città “capoluogo” sede del gastaldo (una sorta di pretore istituito dall’imperatore Diocleziano), e, successivamente, confermate dai Longobardi, nei territori attraversati dall’Ippovia erano le seguenti (fonte: Historia Langobardorum di Paolo Diacono, :
- Valeria (o Marsia) che includeva quello che definiamo il ramo ovest dell’Ippovia nella zona dell’Alto Aterno e Conca Aquilana con l’antica città di Amiternum (San Vittorino AQ) fondata dai Sanniti.
- Aprutium che includeva quello che definiamo il ramo Nord dell’Ippovia nella zona di Teramo e della Laga con l’antica città romana di Interamnia Praetutia (cioè “città tra due fiumi”, l’attuale Teramo) fondata dai Liburni (un popolo marittimo che si diffuse dalla costa verso la montagna) e successivamente conquistata dai Piceni per poi cadere sotto il dominio dei romani.
- Penne che includeva quello che definiamo il ramo est dell’Ippovia nella zona del versante pescarese del Gran Sasso (Montebello, Farindola, Villa Celiera, Brittoli, Civitella) occupata dai Vestini e poi conquistata dai romani.
- Valva che includeva quella che definiamo il ramo sud dell’Ippovia nella zona che comprende la Valle Del Tirino e la Piana di Navelli dove era ubicata la famosa Peltuinium città romana che attivò tutta l’economia della Transumanza.
Questi Gastaldi, dopo l’invasione longorbarda, erano sotto il dominio del il Ducato di Spoleto e, successivamente, nel X secolo , sotto il dominio Normanno con la Contea di Manoppello.
Con la venuta degli Svevi, i territori dei Gastaldi divennero Giustizierati, ossia delle Protoregioni.
Sotto il dominio Svevo del Regno di Sicilia, la parte in cui si estende l’Ippovia assunse il nome di Aprutium con capoluogo Sulmona.
Subito dopo (nel 1268) Con Carlo I, Aprutium venne suddiviso in 2 territori di dominio (Svevo e Angioino) : Citra flumen Piscariae e ultra flumen piscariae. Tutte le zone dell’Ippovia rientrano nel dominio Svevo ultra flumen Piascariae (zona a nord del Fiume Aterno) con capoluogo la Città di L’Aquila appena fondata.
Citra flumen Piscariae (zona a sud del fiume Aterno), fuori dal territorio dell’Ippovia, era sotto il dominio Angioino.
Questa distinzione geopolitica e amministrativa dell’Abruzzo (Abruzzo Citra e Abruzzo Ultra) rimase fino al XIX secolo, attraverso il dominio del Regno di Napoli, prima, e l’occupazione francese agli inizi del XIX secolo, poi, che distinse in due regioni Ultra flumen Piscariae con Ultra Prima e Ultra seconda; i territori dell’Ippovia rientrano in entrambe queste regioni.
Nel XX secolo, con il regno d’Italia, prima, e con l’attuale Repubblica italiana, poi, le zone dell’Ippovia rientrano nelle 2 provincie di L’Aquila e Teramo fino alla costituzione della provincia di Pescara (nel 1927) e poi nelle 3 provincie di L’Aquila, Teramo e Pescara.