Di Diletta Domenici
Oggi dedichiamo un racconto speciale ad un piccolissimo Comune all’interno di Ippovia Gran Sasso, il Comune di Montebello di Bertona: Monte dal latino “Mons” e “bellus”, versione tardoantica per “pulcher” cioè bello, appartenente a quella categoria di nomi di luogo costituiti da “geomorfismi”, cioè vocaboli estrapolati dall’andamento del suolo. Adagiato a poco più di 600 metri sul Monte Bertona incastonato tra i Monti ed immerso nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, fa parte della Comunità montana Vestina.
Il piccolissimo centro storico con l’imponente castello, si sviluppa con andamento circolare e la disposizione delle case testimonia la doppia funzione di abitazioni e di mura difensive del borgo.
A soli 30 minuti dal mare e 15 dal Voltigno e dalla Valle d’Angri, Montebello di Bertona presenta circa 7 Km di tratta a cavallo: percorrendola si potrà godere di uno scenario surreale, sospeso tra il cielo della media montagna e la vista del mare, impreziosito tra l’altro della presenza di ben 2 Falesie: Ombra e Sole a ridosso del Voltigno, e del Verdin nella parte più bassa verso il Centro abitato, sulle quali sono state marcate più di 36 vie di arrampicata.
Inoltre nella zona montana dove è ubicata la Fonte Marianna, lungo il tracciato dell’Ippovia, sono stati ritrovati una serie di reperti di capanne a fior di terra, ricoperte di pelli e materiale vegetale che hanno indotto gli studiosi a riconoscere una vera e propria cultura bertoniana, risalente al Neolitico superiore, circa 18.000 anni fa, testimonianza di resti di uno stanziamento, primo esempio di questo tipologia di costruzioni dell’intera Penisola italica.
Ci sarà da perdersi inoltre in Primavera, immersi nell’alternanza dei colori ed odori: dalla fioritura delle orchidee viola e a quella degli asfodeli bianchi, il giallo delle ginestre e le numerose specie di anemoni e la freschezza delle acque dei numerosi corsi d’acqua, o riparati nella frescura dei boschi di aceri e faggi, betulle ed abeti lungo il percorso dell’ippovia, riposandosi e rifocillandosi nell’Alpeggio, punto logistico di sosta per cavalieri e cavalli e come struttura per un campo scuola per avvio al Trekking a cavallo.
Ed è proprio grazie a questo particolare contesto bioclimatico che nasce nel 2019 immerso in un orto sinergico di piante officinali, aromatiche ed erbacee perenni l’originalissimo BeeOdiversity Park: un Parco a tema ideato dalla Associazione Montanari Bertoniani.
Sostenuto dall’amministrazione comunale di Montebello di Bertona rappresenta un sistema di monitoraggio per studiare il comportamento delle api all’interno di diversi tipi di arnie, raccogliendo dati su parametri vitali dell’arnia quali peso, temperatura esterna e interna, umidità interna e spettro/intensità sonora dello sciame, viene coronato dal relativo Festival: una tre giorni in Agosto, fatta di incontri, conferenze e approfondimento al centro del paese.
In Agosto l’agenda degli appuntamenti di Montebello di Bertona si infittisce di eventi, tra cui l’ormai storico Rock Your Head Festival: cultura e aggregazione, conferenze ed attività culturali a suono di purissimo rock.
La conoscenza di un territorio, tuttavia, non può prescindere dalla degustazione di cibi tradizionali: parte dalla pasta fatta a mano come da antica tradizione contadina montebellese, le zuppe ed i primi piatti, attraversando le carni vengono spesso servite con cottura alla brace e si chiude coi dolci tra cui spicca il bocconotto montebellese o il “rimbizzo” tipico del periodo della mietitura.
Insomma: Montebello di Bertona, magicamente cesellata nel percorso-viaggio che è il progetto Ippovia è stata una grandissima scoperta!