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Come prepararsi per un trekking a cavallo

Prepararsi per un trekking a cavallo non è da sottovalutare. Immaginate di affrontare uno sforzo fisico e mentale importante, il tutto moltiplicate per due, cavallo e cavaliere: questa dovrebbe essere la giusta premessa al momento di prepararsi atleticamente per un trekking dai due giorni in su.

Come iniziare la preparazione al trekking

Si tende innanzitutto a sottovalutare l’importanza del lavoro in campo, di una prima conoscenza del cavallo che condurrete che si rivelerà diversissimo in campagna e che vi permetterà di partire all’avventura nel massimo della sicurezza. Perché se è normale risentire di un paio di ore di lezione in rettangolo, ed avere poi tempi di ripresa adeguati, ovviamente nel corso di un trekking le spinte saranno maggiori e prolungate. I nostri muscoli lombo sacrali, gli addominali ed i dorsali saranno particolarmente sollecitati: pensate di portare creme defaticanti per la sera.

Trekking a cavallo nelle calde stagioni

Per i trekking nelle stagioni calde, integratori creme protettive per il sole e spray anti zanzare (ottimi i preparati naturali, anche per i cavalli). Allenatevi con passeggiate di lunghezza variabile nei giorni precedenti, per verificare la vostra resistenza fisica ed accrescerla. Preparatevi ad affrontare sentieri ripidi in salita o in discesa, così come a salire e scendere rapidamente da cavallo, condurlo a piedi nei passaggi complicati, ad affrontare piccoli salti, a rassicurare l’animale con una conduzione decisa nei passaggi più impegnativi.
Anche il cavallo sarà gradualmente desensibilizzato ad alcuni stimoli esterni, prima di partire, sebbene in linea di massima si tenderà a scegliere soggetti sicuri e adeguatamente allenati.

L’animale affronterà passaggi su strade sterrate, ma anche asfaltate e con traffico, diversi tipi di suolo, passaggi stretti, intricati, guadi di torrenti e sentieri con precipizi, differenze di altimetrie notevoli, alle quali anche il cavaliere dovrà prepararsi. Una buona dose di sangue freddo da parte di entrambi vi darà una marcia in più nel viaggio, che, vale la pena sottolinearlo, nei trekking è ben più significativo della meta.

Non meno importante un buon “governo della mano”: pulire, stigliare, accarezzare il nostro amico a quattro zampe, che dopo una tappa di 20 o più chilometri sarà felicissimo di ricevere cure e coccole. Ecco, forse questa è una cosa che via via vi farà accorgere di quanta compenetrazione con il vostro cavallo avrete raggiunto nel corso del cammino: quando inizierete ad anteporre le sue esigenze alle vostre, imparando anche voi a calcolare assieme alle guide (che avranno già programmato ed organizzato ogni singola tappa e esigenza cavallo/cavaliere) che abbia acqua a sufficienza, riposo ed ombra, mentre anche voi vi fermerete per riposare, immersi nella natura beandovi dei paesaggi o in un borgo antico, tra degustazioni di prodotti tipici e visite guidate.

Come concludere al meglio un viaggio a cavallo

Alla fine di una faticosa, emozionante ed intensa giornata di cavalcata, apprezzerete come mai forse prima, il piacere di una doccia defaticante, un pasto in buona compagnia e un comodo giaciglio. Stressa cosa per il cavallo, ovviamente.

Di Diletta Domenici

 

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